
come ragni, srotoliamo fili, linee che pensiamo servano a connetterci con il mondo, ma sono fili che ci legano all’idea che abbiamo del mondo o alla forma che vorremmo avesse.

non c’è nessun filo, nessuna linea, nessuna rete, perché non c’è nessun mondo-fuori.
dissolvere il mondo attraverso un percorso che libera ciò che è visibile (ri)conoscendolo come invisibile.
abbandonare l’arroganza dei punti di vista sul mondo (che siano 1, 2, 3, …, 100, … non fa differenza) e con-cedersi di perdere di vista il mondo.