le persone – studenti – che popolano un’aula (di studio) sono delle manifestazioni dell’unicità che protende verso la vita, la bellezza, la ricerca di senso e consapevolezza. sono presenza in uno stato di profonda ricezione.
la forma della scuola attuale tende a reprimere queste unicità attraverso percorsi generici, standardizzati, piramidali e a mortificare lo slancio per la vita con un sistema di obblighi e competizioni.
nell’aula le unicità creano una matassa “disegnata” dalla disposizione delle presenze.
questa matassa trascende le possibilità del singolo, la presenza dell’io, e, grazie al movimento Gradiente, continua incessantemente a cercare — e — definire quello che è e quello che siamo.
quello che si sente, in un’aula, è lo slancio; quello che si vede è la matassa.